Belgrado
- passoadue1
- 2 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Partire con gli allievi è sempre un’esperienza di crescita, sia per loro che per me.
Belgrado è stato l’ultimo viaggio prima che il covid ci bloccasse tutti a casa.
Sara, Emma e Delia avevano vinto una borsa di studio per una settimana di lezioni all’interno del Teatro Nazionale, e cosa c’è di più bello per delle ragazzine di 14 anni di poter vivere una settimana all’interno del Teatro a contatto con i ballerini della compagnia?
Inizia tutto quando passi i controlli in aeroporto e cominci a cercare il gate: il viaggio parte da là.
Le lascio girare per i negozi e cerco di renderle abbastanza autonome, perché così le vorrei nella vita. È il loro momento di emozionarsi e di sentirsi grandi, che poi a 14 anni grandi lo sono davvero, è l’età in cui vogliono fare a modo loro e, nei limiti del possibile, è giusto che lo facciano, anche sbagliando anzi… soprattutto sbagliando, poiché questo le farà crescere davvero.
Non siamo sole, il viaggio è stato organizzato con altri ragazzi borsisti e con me ci sono altre due insegnanti di danza. Opportunità di fare nuove amicizie per loro e di scambiare idee e opinioni sul lavoro per me.
A Belgrado ci accoglie Jovica Begojev,primo ballerino della compagnia, che ci accompagna al bar del teatro dove ci attendono le auto che ci porteranno ognuno nei nostri appartamenti.
Il nostro è piccolo ma accogliente. Ci sono due letti matrimoniali, uno nella prima stanza e uno in cucina e noi siamo in 4: chi dormirà con la maestra? Ovviamente capisco la loro voglia di stare tutte insieme, così si sistemano in 3 nel lettone della stanza, mentre io mi sistemo in cucina. Tanto la mattina mi alzo sicuramente prima di loro e faccio la mammina preparando la colazione.
Belgrado è bella sotto le festività natalizie: noi siamo nella parte vecchia della città.
La piazza principale, quella dove si affaccia il Teatro, è piena di mercatini, luci e suoni.
Le ragazze durante il giorno sono in Teatro, preparo loro il pranzo a sacco la mattina, le accompagno e poi vado a fare la turista. Avrei potuto guardare le lezioni, ma voglio che facciano l’esperienza da sole.
Scopro la funzione della chiesa Ortodossa, mi sembra strano vedere le donne da una parte e gli uomini dall’altra, ma ne resto affascinata e seguo tutta la messa anche se non capisco una sola parola. Quello che non conosco mi affascina e cerco sempre di approfondire, anche se poi non ne condivido il pensiero.
Le chiese con i loro affreschi e i loro stili sono dei musei ricchi di storia e meritano sempre una visita. Riesco ad andare anche al Tempio di San Sava, un luogo pieno di dipinti e di … oro!
Cammino tantissimo ed è l’unico modo per non sentire freddo: io che vengo dalla Sicilia quando vado nei paesi del nord il freddo lo soffro terribilmente.
È Dicembre del 2019 e passiamo a Belgrado anche la notte di Capodanno. Ci riuniamo a casa di Rossana, una delle insegnanti partita con noi, portiamo ognuno delle cose diverse, brindiamo e nella semplicità il capodanno riesce benissimo. Dopo il Brindisi della mezzanotte lasciamo liberi i ragazzi di godere le strade del centro; non c’è pericolo e la città è in festa.
Durante la settimana troviamo anche il tempo per divertirci insieme:
assaggiamo il “Bishop pie” uno sformato di carne, patate e formaggio, delizioso! Passiamo una serata a casa sul lettone a guardare un film su Netflix e facciamo così anche un “pomeriggio cinema” , così come amo chiamarlo io perché lo facevo con le mie figlie quando erano piccole e… anche adesso che sono grandi!
Giriamo i negozi e i mercatini e i negozi di souvenir, le aiuto a scegliere i regali da portare a casa.
Visitiamo Il museo del Teatro e passiamo una giornata allo zoo.
Assistiamo alla prima dello Schiaccianoci, non poteva mancare a Natale!
L’ultimo giorno assisto alle lezioni di classico e carattere e allo spettacolo che hanno messo in scena per l’occasione.
Torniamo a casa stanche ma felici. Il nostro rapporto si è intensificato, ci conosciamo di più e io posso capirle meglio anche nei loro momenti indecifrabili tipici della loro età.
Amo il mio lavoro e tutte le opportunità che riesce a darmi.
Mi sento sicuramente più ricca dentro!
Francesca
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